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"L'unico uomo del socialismo italiano". La famosa definizione di Anna Kuliscioff, uscita dalla penna di Antonio Labriola, resta emblematica, e non solo per quanto riguarda la singolarità della figura della "Signora Anna" come la chiamavano i compagni di partito -, anche dal punto di vista della costruzione di genere tipica della tradizione del movimento operaio. Proprio questa resta una chiave di lettura centrale di un volume che, ricostruendo la vita di una delle sue protagoniste di spicco, finisce col ripercorrere le tappe salienti della storia stessa del socialismo: dalla crisi dell'anarchismo alla nascita del Psi, fino all'avvento del fascismo. Una biografia "critica", problematica, che intende sottrarsi alle rappresentazioni di maniera e soprattutto resistere alle tentazioni della semplice celebrazione per ricostruire l'immagine a tutto tondo di una leader politica, con tutte le sue contraddizioni e la sua straordinaria complessità.